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lunedì 31 ottobre 2011

NERO E DURO DISTACCO




Nero e duro distacco
che io sopporto al pari di te.
Perché piangi? Dammi meglio la mano,
prometti di ritornare in sogno.
Noi siamo come due monti...
non ci incontreremo più a questo mondo.
Se solo, quando giunge mezzanotte,
mi mandassi un saluto con le stelle...

                                                 ANNA ACHMATOVA



Mi consola sapere che in qualsiasi momento posso raggiungere chi amo, ricordare mi aiuta a sconfiggere la solitudine e il freddo del cuore; perchè quando i legami ci sono stati rimarranno tali per sempre, indissolubili. Neppure la morte può indebolire la forza del pensiero....


venerdì 28 ottobre 2011

NON CI SONO PAROLE SE NON FOLLIA PURA!

DA REPUBBLICA


Nuovo store, migliaia per maxisconti
traffico bloccato, risse e vetrine rotte

Un enorme ingorgo ha avuto ripercussioni anche sulla Tangenziale e sul Gra. Il nord della città paralizzato per ore, mentre era ferma anche la metrò B per un tentato suicidio a Termini. Ottomila persone in fila al nuovo Trony, ma vietato l'ingresso a bambini e disabili per questioni di sicurezza. Risse, spintoni, schiaffi e vetrine in frantumi. Codacons chiede un risarcimento per i disagi e invita il negozio a dare un indennizzo ai cittadini danneggiati con un bonus da 100 euro da spendere nel punto vendita

di PAOLO BOCCACCI e LAURA SERLONI

L'inaugurazione di un nuovo centro commerciale Trony con la promessa di maxisconti fino al 30 per cento ha portato stamani migliaia di persone nella zona di Ponte Milvio, paralizzando il traffico in tutto il quadrante nord-est della città. Nella corsa all'accaparramento è volato anche qualche schiaffo, tra risse e spintoni, con qualche vetrina finita in frantumi. La gente era in fila sin dalle cinque del mattino. Alle sei di sera c'erano ancora centinaia di persone a caccia di offerte e il traffico era ancora in tilt. C'è stato addirittura chi, con tanto di sacco a pelo, ha dormito sul posto. Vietato però l'ingresso a bambinie disabili per questioni di sicurezza. Il viadotto di Corso Francia che sovrasta Ponte Milvio è stato trasformato in parcheggio: moto e motorini 'appoggiati' ovunque, file interminabili di automobili in attesa di scorrere o di trovare un posto. Ingorghi si verificano spesso nella zona, ma in genere per il derby, una partita di Champions o qualche mega-concerto, vista la vicinanza dello stadio Olimpico. Questa volta la causa di file e blocchi del traffico sono stati televisori a 99 euro, ferri da stiro, lavatrici a 79 euro, forni a microonde e Iphone. Tutto a prezzi stracciati. Il bilancio della giornata: acquisti per oltre 2 milioni e mezzo di euro e circa 9.500 gli scontrini emessi. In media ogni acquirente ha speso in media poco meno di 270 euro.


 
TUTTI IN FILA DA TRONY - IL VIDEO -

Verso le dieci, dopo ore in fila, i primi clienti hanno iniziato a uscire vittoriosi, portando fuori pacchi sotto gli occhi invidiosi delle migliaia di persone ancora assiepate. Molti, sconsolati, hanno dato forfait. Anche su Facebook, i romani non sembrano quasi parlare d'altro, tra ironia e lamentele. La ressa è continuata ad aumentare ma bambini e disabili sono dovuti rimanere fuori: non sono stati fatti entrare per motivi di sicurezza, come hanno riferito alcuni addetti alla security.

L'afflusso inusuale di auto e moto in un orario già di punta - le ore 9 - ha creato un enorme ingorgo che ha avuto ripercussioni anche sulla Tangenziale, che è stata chiusa da San Giovanni, e sul Grande raccordo anulare. Alcuni incidenti stradali non gravi che si sono verificati in vari punti della capitale nelle stesse ore hanno aggravato ulteriormente la situazione. Sono 28 le linee di bus che per tutta la mattinata hanno subito i maggiori rallentamenti a causa dell'inaugurazione del negozio (301, 446, 911, 32, 280, 201, 69, 233, 271, 53, 81, 810, 3, 61, 445, 542, 544, 310, 93, 80, 88, 69, 92, 135, 235, 200, 223, 224, come riferisce l'agenzia per la Mobilità).

La polizia municipale per cercare di fluidificare la circolazione ha messo in campo nella zona 250 agenti. Via Riano è stata aperta a doppio senso. E non sono mancate, come si accennava, risse e liti tra i giovani in fila per prendere il numeretto per gli acquisti scontati. Addirittura spaccate alcune vetrine e la vetrata della scala mobile che si trova all'ingresso del negozio, ora fuori servizio. ''Sono circa ottomila le persone in fila - comunica il comando dei vigili urbani di Roma - Dalle prime ore dell'alba la polizia Roma Capitale si è trovata di fronte a una situazione eccezionale: per arginare una vera e propria invasione è stata chiusa al traffico la zona del piazzale di Ponte Milvio fino a Tor di Quinto". "Ufficialmente il comando generale- spiega la vicecomandante dei vigili urbani Donatella Scafati - non sapeva nulla dell'evento, ma lo stava gestendo il XX gruppo. Però le forze si sono rivelate subito del tutto insufficienti e ci siamo ritrovati davanti ad un'altra emergenza". Sono quindi arrivati in soccorso i carabinieri. E l'arrivo in massa di 8.000 persone "era una cosa imprevedibile - ha commentato il sindaco Gianni Alemanno - Posso dire che forse realtà di questo tipo dovrebbero essere collocate più in periferia. Ma non ci aspettavamo una risposta così".

Lo store Trony aperto oggi è il più grande d'Italia, con un locale di cinquemila metri quadrati. Ha impiegato 53 giovani. Rappresenta la rinascita del centro commerciale che ha preso il posto del vecchio mercato di Ponte Milvio. I prodotti più richiesti sono televisori e iPhone, quest'ultimo richiestissimo dai ragazzi. "In mezz'ora sono andati a ruba tutti i pezzi in offerta - riferiscono dal negozio - e sono i primi a esaurirsi". Tra gli acquirenti molti giovani stranieri, in particolare cinesi e indiani, che escono con molte buste piene di telefonini e portatili.

Codacons. Numerose le segnalazioni arrivate da questa mattina al Codacons: persone che hanno impiegato ore per percorrere appena pochi chilometri, strade bloccate, autobus deviati, e ritardi pesantissimi a danno di chi doveva recarsi a scuola o a lavoro. "Una giornata d'inferno per i cittadini romani e per i residenti dei comuni a nord della capitale. L'apertura del nuovo punto vendita della catena commerciale Trony a Ponte Milvio, ha letteralmente fatto impazzire il traffico nella zona nord della città, imprigionando in auto migliaia e migliaia di automobilisti", incalza l'associazione. Che segnala la storia di un cittadino che "a causa della viabilità al collasso non è riuscito ad assistere alla laurea della moglie e ha deciso di denunciare la catena commerciale per i danni arrecati". "E' l'ennesima vergogna che danneggia la città e i residenti anche di provincia- afferma il presidente Carlo Rienzi - eventi di questo tipo, che attirano migliaia di persone, vanno circoscritti ai giorni festivi, per non creare intralci a chi deve spostarsi per la città. Chi ha autorizzato l'apertura odierna del punto vendita sarà chiamato dal Codacons a risarcire gli utenti, così come la stessa catena commerciale". "In particolare - prosegue Rienzi - chiediamo a Trony di indennizzare i cittadini danneggiati, fornendo loro bonus da 100 euro da spendere all'interno del punto vendita. In caso contrario, forniremo assistenza legale a chiunque vorrà chiedere un risarcimento per i disagi patiti".


(27 ottobre 2011)


Se in un momento come questo di incertezza finanziaria, di precarietà lavorativa, 8000 individui corrono a fare la fila per comperare non generi alimentari ma l'ultimo modello di cellulare o altre tecnologie mi chiedo: c'è veramente la crisi oppure queste persone per poca riflessione continuano a condurre lo stesso stile di vita pensando che la crisi toccherà ad altri? Il paradosso del nostro tempo è che spendiamo di più , ma abbiamo meno. Abbiamo più istruzione, ma meno buonsenso. Abbiamo computers sempre più potenti ma comunichiamo meno. Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri; ricchi profitti e povere relazioni. Amiamo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere ma non come si vive e in tutto questo ci ritroviamo con l'anima inquinata. Poveri noi come siamo conciati!



BUON WEEK-END

martedì 25 ottobre 2011

PIOGGIA

Piove; pioggerellina è il termine adatto, la si riconosce dal profumo di terra bagnata, di muschio. L'aria è umida,


passeggio con Paco, l'asfalto diventa lucido, siamo nel




familiare parco alberato. Gli alberi allungano le braccia sopra il viale e si stringono ad arco oscurando maggiormente il cielo, la pioggia impalpabile continua a scendere accarezzando gentile il tappeto di foglie. Mentre le persone attorno a me cercano riparo; io abbandono l'ombrello





sulla panchina, proseguo pigramente e mi lascio cullare dal ticchettìo della pioggia, ascolto i battiti del mio cuore mentre la pioggia inumidisce il mio viso confondendosi con le lacrime. Sono ancora viva e pronta per il nuovo combattimento...


venerdì 21 ottobre 2011

LE PAROLE

In questi giorni sono stata mio malgrado testimone di un fraintendimento (almeno credo sia così) che poi è sfociato con la decisione di Ale di chiudere temporaneamente il blog; io è da poco che sono in rete e tra le prime amiche virtuali ho conosciuto proprio loro e chi in un senso, chi nell'altro mi sono state vicine e spero continuino a restare mie amiche. Detto ciò, mi riservo di esprimere un'opinione quando conoscerò la faccenda in modo esaustivo. Intanto vi dedico questa bellissima (per me) canzone di Samuele Bersani:




LE MIE PAROLE

Le mie parole sono sassi
precisi aguzzi pronti da scagliare
su facce vulnerabili e indifese
sono nuvole sospese
gonfie di sottointesi
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose indimenticate
a lungo spasimate e poi centellinate, sono frecce infuocate che il vento o la fortuna sanno indirizzare
Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato
sono foglie cadute
promesse dovute
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate
sul foglio capitate per sbaglio
tracciate e poi dimenticate
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire
lo ammetto
strette tra i denti
passate, ricorrenti
inaspettate, sentite o sognate...
Le mie parole son capriole
palle di neve al sole
razzi incandescenti prima di scoppiare
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare
piccoli divieti a cui disobbedire
sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare
si perdono al buio per poi ritornare
Sono notti interminate, scoppi di risate
facce sopraesposte per il troppo sole
sono questo le parole
dolci o rancorose
piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre
un bacio a testa prima del sonno
un altro prima di partire
le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire...
strette tra i denti
risparmiano i presenti
immaginate, sentite o sognate
spade, fendenti
al buio sospirate, perdonate
da un palmo soffiate.




Le parole hanno un potere enorme, sono importanti e non vanno sprecate;  alcune volte ci feriscono e ci fanno soffrire; ma ci danno anche la forza di continuare. All'occorrenza ci consolano e se siamo fortunate/i con le parole possiamo trovare chi ci leggerà nell'animo.


Ben Vautier-parole erranti

lunedì 17 ottobre 2011

MILLE GRADINI

Ieri, complice una bella giornata di sole, ho partecipato alla mille gradini una passeggiata che si snoda tra la Bergamo bassa e la Bergamo alta



 attraverso




le scalette che collegano la città bassa  all' alta.






Un modo per conoscere o riscoprire percorsi






ricchi di interesse storico- culturale e







pieni di fascino
















per guardarsi in giro






e ammirare ciò che ci circonda






e che spesso ignoriamo esistano ancora; sfidando il logorìo degli anni come questo lavatoio ricordo di un tempo andato.

sabato 15 ottobre 2011

OTTOBRE- MESE DELLA PREVENZIONE


A OTTOBRE PARTE LA XVIII EDIZIONE DELLA CAMPAGNA NASTRO ROSA

FEDERICA PELLEGRINI E’ LA TESTIMONIAL 2011

A OTTOBRE PARTE LA XVIII EDIZIONE DELLA CAMPAGNA NASTRO ROSA
Ad ottobre la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) ed Estée Lauder Companies, tornano in prima linea nella prevenzione del tumore al seno con la Campagna Nastro Rosa, giunta alla XVIII edizione in Italia.
Questa severa patologia neoplastica, sebbene negli ultimi anni abbia registrato una costante riduzione della mortalità, è ancora il più frequente della popolazione femminile e la sua incidenza è in costante crescita anche nel nostro Paese, tanto che si prevede quest'anno verranno diagnosticati oltre 41.000 nuovi casi. Tra le cause, l'allungamento dell'età media della popolazione femminile e l'aumento dei fattori di rischio.
Vincere la malattia è possibile nella grande maggioranza dei casi, grazie soprattutto alla prevenzione e all'anticipazione diagnostica.
Federica Pellegrini, campionessa mondiale di nuoto ed attuale detentrice del record del mondo di stile libero, sarà la testimonial di questa edizione 2011.
Tante le iniziative che saranno realizzate, in tutta Italia, durante il mese di ottobre.
Come ogni anno i 395 punti Prevenzione (Ambulatori) LILT, la maggior parte dei quali all'interno delle 106 Sezioni Provinciali della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, saranno a disposizione per visite senologiche e controlli clinici strumentali.
In contemporanea l'Italia - e il resto del Mondo - si tingeranno nuovamente di rosa, colore simbolo di questa campagna che unirà anche quest'anno la nostra Penisola dal Nord al Sud, con tanti monumenti, edifici e statue che resteranno illuminati per una o più notti a testimoniare che, grazie a un'efficace e corretta prevenzione, questa malattia tumorale si può, e si deve, vincere!
Per conoscere giorni e orari di apertura dell'ambulatorio LILT più vicino, in cui effettuare anche esami di diagnosi precoce e controlli, oltre che sul sito della LILT dove saranno pubblicati anche gli eventi organizzati nelle varie città italiane nel mese di ottobre, si può chiamare per informazioni il numero verde SOS LILT 800-998877 o visitare il sito www.nastrorosa.it

 

giovedì 13 ottobre 2011

E' FINALMENTE MATTINA


Questa notte appena trascorsa è stata una delle peggiori...Mi manca il respiro, l'impotenza mi si stringe addosso in una morsa senza fine e ho paura. Non riesco a fare niente, il male mi impedisce di riflettere e riprendere in mano la situazione usando il metodo della respirazione che ho imparato nei corsi di dinamica mentale,ma non mi impedisce di soffrire. Cerco di seguire il flusso della mia anima ma il mio corpo sfregiato pesa ancora molto, è una vittima e io lo sono con lui; il mio IO riflesso nello specchio di una realtà che non sopporto e non riesco a reggere...Poi improvvisamente la stanchezza mi prende e mi risveglio nella mia insopportabile impotenza...ma, finalmente è mattina!


sabato 8 ottobre 2011

HO PROBLEMI CON BLOGGER

Spero che qualcuno mi possa aiutare dato la mia ignoranza in campo informatico. Sono giorni ormai che in alcuni blog non riesco a lasciare commenti, quando devo scegliere un profilo, ho problemi con quelli  che non hanno NOME-URL e devo scegliere altro, tipo OPEN ID quando lo digito mi dicono che si è verificato un errore e mi cancellano il commento. COME DEVO FARE? QUALCUNO MI PUO' AIUTARE? GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!

venerdì 7 ottobre 2011

LETTERA DI COMMIATO AGLI AMICI di Gabriel Garcia Marquez


Se per un' istante Dio dimenticasse che sono una marionetta di stoffa
e mi regalasse un pezzo di vita
probabilmente non direi tutto quello che penso,
ma sicuramente penserei molto a quello che dico
Darei valore alle cose non per quello che valgono,
ma per quello che significano.

Dormirei poco, sognerei di più.
Capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi
perdiamo sessanta secondi di luce.
Mi attiverei quando gli altri si fermano
e mi fermerei quando gli altri si addormentano.

Ascolterei quando gli altri parlano e mi godrei un buon gelato di cioccolata

Se Dio mi regalasse un pezzo di vita.....
vestirei in maniera semplice,
mi sdraierei beato al sole lasciando scoperto
non solo il mio corpo ma anche la mia anima.

Dio mio, se io avessi un cuore scriverei il mio odio sul ghiaccio
e aspetterei l'uscita del sole.
Dipingerei sulle stelle un sogno di Van Gogh,
una poesia di Benedetti, una canzone di Serrat.

Sarebbe la serenata che offrirei alla luna

Annaffierei con le mie lacrime le rose,
per sentire il dolore delle loro spine e l'incarnato bacio dei loro petali.....
Dio mio, se avessi un pezzo di vita........
non lascerei passare un solo giorno senza ricordare alla gente

che le voglio bene, che l'amo.

Convincerei ogni donna e ogni uomo che sono i miei preferiti
e vivrei innamorato dell' AMORE.
Agli uomini dimostrerei quando sbagliano nel pensare,
che si smette di innamorarsi quando si invecchia
senza sapere che si invecchia quando si smette di innamorarsi.

Ad un bambino darei le ali, ma lascerei che impari a volare da solo
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia,
ma con la dimenticanza.

Tante cose ho imparato da voi uomini...
Ho imparato che tutto il mondo vuole vivere in cima alla montagna,
senza sapere che la felicità è nella maniera di salire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato prende col suo piccolo pugno
per la prima volta il dito di suo padre l'ha afferrato per sempre.

Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare un altro uomo dall' alto
quando deve aiutarlo ad alzarsi.

Sono tante le cose che ho imparato da Voi,
anche se più di tanto non mi serviranno,
perchè quando leggerete questa lettera ,
starò morendo infelicemente.





In questi giorni se ne sono andate persone che hanno lasciato qualcosa in tutti noi, alcune note, altre sconosciute ai più, ma,  ognuno di loro ci ha regalato qualcosa: una speranza, un sorriso, la genialità, la caparbietà nel non arrendersi mai neppure di fronte all'inevitabile. Questo è il mio personale saluto per loro.

mercoledì 5 ottobre 2011

IL GRANO SARACENO



Fiaba di Hans Christian Andersen - 021




Molto spesso capita che, se si passeggia dopo un temporale in un campo dove cresce il grano saraceno, si scopre che questo è diventato tutto nero e bruciacchiato; come se una fiamma vi fosse passata sopra, il contadino infatti dice: «È stato colpito dal fulmine!» ma perché è stato colpito? Ora vi racconterò quello che un passerotto mi ha detto una volta, e il passerotto lo ha sentito da un vecchio salice che si trova ancora oggi proprio vicino a un campo di grano saraceno.
Era un salice molto grande e onorevole, ma ormai vecchio e grinzoso: aveva una fenditura proprio nel mezzo, e là crescevano l'erba e cespugli di more. Il salice è piegato in avanti, e i rami sono chini verso terra e sembrano lunghi capelli verdi.
Nei campi intorno all'albero crescevano grano, segala, orzo e avena, sì proprio la bella avena che quand'è matura sembra una folla di piccoli canarini dorati appoggiati su un ramo. Il grano stava lì, benedetto, e quanto più era pesante, tanto più si piegava verso il basso per devota umiltà.
C'era anche un campo di grano saraceno, che si trovava più vicino al vecchio salice, ma il grano saraceno non si piegava affatto come l'altro grano, restava dritto e pieno di superbia.
«Io sono ricco come la spiga di grano» diceva «ma sono molto più bello, i miei fiori sono più graziosi, profumano come i fiori del melo, è un piacere guardarmi, conosci forse qualcuno più bello di me, vecchio salice?»
E il salice annuiva col capo, come per dire: "Certo che lo conosco!", ma il grano saraceno si gonfiava di orgoglio e diceva: «Che stupido albero, è così vecchio che gli cresce l'erba nella pancia!».
Improvvisamente venne brutto tempo, tutti i fiori del campo richiusero i loro petali e chinarono le graziose testoline, mentre la tempesta passava sopra di loro; il grano saraceno invece se ne stava dritto nella sua superbia.
«Piega la testa come facciamo noi!» gli dissero i fiori.
«Io non ne ho bisogno!» rispose il grano saraceno.
«Piegati come facciamo noi!» gridò il grano «adesso passerà in volo l'angelo della tempesta! Ha grandi ali che vanno dalle nuvole del cielo alla terra, ti colpirà prima ancora che tu possa chiedergli di risparmiarti!»
«Ma io non voglio piegarmi» replicò il grano saraceno.
«Chiudi i fiori e piega le foglie!» gli disse anche il vecchio salice «non guardare il fulmine mentre si stacca dalla nuvola, neppure gli uomini osano guardare, perché attraverso il fulmine si può vedere nel cielo di Dio, ma tale vista rende ciechi gli uomini; che cosa succederebbe quindi a noi piante della terra, se osassimo guardare, noi che siamo molto inferiori?»
«Molto inferiori?» disse il grano saraceno. «Voglio proprio vedere nel cielo di Dio!» gridò pieno di superbia e arroganza.
Giunse il fulmine e sembrò che tutto il mondo fosse una sola fiamma di fuoco.
Quando il brutto tempo si calmò, i fiori e il grano si ritrovarono immersi in un'aria pulita, rinfrescata dalla pioggia, ma il grano saraceno era stato bruciato dal fulmine, e ora non era altro che una inutile erba morta nel campo.
Il vecchio salice agitò i rami al vento e dalle verdi foglie caddero grosse gocce d'acqua; sembrava che l'albero piangesse.
Allora i passerotti chiesero: «Perché piangi? Qui tutto è benedetto dal Signore; guarda come splende il sole e come corrono le nuvole, non senti che profumo viene dai fiori e dai cespugli? Perché piangi dunque, vecchio salice?».
E il salice raccontò allora della superbia e dell'arroganza del grano saraceno, e della punizione che non manca mai. Io che vi racconto la storia, l'ho sentita dai passerotti; me l'hanno raccontata una sera che ho chiesto che mi narrassero una storia.

FINE






Chi ha tempo o voglia di leggerla....
Dedico questa fiaba alla superbia e arroganza che riscontriamo quotidianamente in alcune persone; mi riferisco in particolare a quelle che, non si sa bene con quale diritto, si approfittano della debolezza momentanea di soggetti che non possono o riescono a reagire.

domenica 2 ottobre 2011

E' IL MIO COMPLEANNO


LA MIA ETA'

E' un'età che si può
paragonare al settembre,
il mese che preclude all'autunno,
ma che è ancora sfavillante,
ricco di colori,
pieno di profumi
di un'intensità struggente...
Può essere il periodo
più bello della vita,
basta saperlo guardare e viverlo
con semplicità e naturalezza.

(R.Battaglia )