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sabato 30 marzo 2013

PASQUA


Pasqua di Ada Negri

E con un ramo di mandorlo in fiore,
a le finestre batto e dico: «Aprite!
Cristo è risorto e germinan le vite
nuove e ritorna con l'april l'amore
Amatevi tra voi pei dolci e belli
sogni ch'oggi fioriscon sulla terra,
uomini della penna e della guerra,
uomini della vanga e dei martelli.
Aprite i cuori. In essi irrompa intera
di questo dì l'eterna giovinezza ».
lo passo e canto che la vita è bellezza.
Passa e canta con me la primavera.
 
immagine dal web
Pasqua è la ricorrenza della resurrezione del nostro Signore Gesù Cristo, mi auguro che sia anche occasione di speranza in questo momento di crisi e di malcontento generale; personalmente voglio credere che esista ancora un futuro. Buona Pasqua a tutti voi.

venerdì 8 marzo 2013

AUGURI DONNA!

Da una trasmissione di Jack Folla, personaggio radiofonico ideato dallo scrittore Diego Cugia, è tratto questo testo.


DONNE IN RINASCITA

Jack Folla


Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, finita mai, per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole. Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre:
“Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così”.
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima; ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato già e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi.
E hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato. Quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?”
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.

Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima.
Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.

Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo “sono nuova” con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere:
“Attenti: il cantiere è aperto. Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse”.
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
E' primavera a novembre…
Quando meno te l'aspetti…
 
 
 
 

 
immagine dal web

 
AUGURI DONNE! Con l'auspicio che questo giorno non sia solo un'ulteriore festa del consumismo e di impoverimento delle menti, ma, torni ad assumere il significato che aveva in origine di lotta e rivendicazione dei diritti e della parità tra i sessi.
 

domenica 27 gennaio 2013

GIORNATA DELLA MEMORIA


27 gennaio: giornata della memoria...



“Ditemi voi, che vivete al caldo, comodi, nelle vostre belle case, dove nessuno vi minaccia, circondati dall’affetto dei vostri cari e dalle cure dei vostri amici, ditemi voi se vi sembra ancora un uomo colui che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per un pezzo di pane, che muore per la volontà altrui.

Guardate questa donna, senza capelli e senza più un nome, senza la forza né la volontà di ricordare chi è o chi era, con gli occhi vitrei, opachi, che vedono senza vedere, col grembo freddo “come una rana d’inverno” perchè più nessun bambino lo riempirà.
Ditemelo voi se questa è una donna!

No. Noi non siamo più uomini, ma voi avete il dovere di ricordare quello che ci è stato fatto.
Scolpitelo nel vostro cuore e non dimenticatelo mai, in nessun momento della vostra giornata perchè, se a noi abbiamo sofferto ma voi dovete ricordare!

Ma se dimenticherete, che la maledizione di Dio vi colpisca, terribile e inesorabile, che tutto quello che amate venga distrutto e che perfino i vostri figli si rifiutino di guardarvi, perchè voi avrete tradito il dovere sacro di ricordare che questo è accaduto."      
  (Primo Levi - torino 1919-1987)
 
Se questo è un uomo
 
 


"Se questo è un uomo" è un libro sconvolgente che testimonia l'inferno dei lager, dell'umiliazione, dell'offesa e del degrado a cui erano sottoposti prima di essere sterminati.

Noi siamo ciò che abbiamo il coraggio di ricordare; senza memoria non solo il passato ma lo stesso presente appare privo di senso.

giovedì 24 gennaio 2013

CARA MADRE


Cara madre ti scrivo da qui
dall'isola delle perdizioni
ho mangiato tutto il pane rimasto
non c'è più latte nel frigo
le uova sono state rotte
mi rimane un filo di attesa
e un pomodoro che si aggrinza solitario
sopra la mensola di metallo azzurrino
vorrei dirti che ti sono vicina
nelle lontananze delle nebbie filiali
ma dove sei? Sono qui, dove?
Non mi lasciare sola,
ancora una volta sola
con un cuore in mano che scotta
come una patata al forno.
 
Dacia Maraini
 
 
 
 
 
 
Oggi é il tuo compleanno, un giorno duro per me, ormai da 31 anni.....avevamo appena iniziato a parlare, conoscerci; avevamo tantissime cose da dirci, che io ti dovevo dire.......non è stato possibile.
Il tempo passa e lenisce il dolore della tua mancanza ma non ne cambia l'entità; il vuoto  rimane e riaffiora spesso.
Si impara a convivere con questa condizione pensando al giorno in cui ci ritroveremo; e allora forse, chissà....
"La speranza da vita, la vita da ricordi, i ricordi danno l'immortalità". AUGURI MAMMA
 
 

martedì 1 gennaio 2013

Il Primo Giorno dell'Anno

 
 
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli...
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
 
Pablo Neruda

domenica 30 dicembre 2012

BUON ANNO


Poche ore ancora.....e mi butterò alle spalle un ennesimo anno di faticose salite....rovinose cadute....e grandi speranze per rialzarmi. Il 2013 è alle porte e come tutti gli anni accade, spero possa essere migliore. Ma, sarà migliore, o sarà lo stesso medesimo anno come quello che sta per finire? Sarò come sempre alle prese con le mie piccole e grandi battaglie quotidiane? Buon anno a tutti voi cari e dolci amici virtuali.
Alla mezzanotte di domani un pensiero sarà rivolto in particolare a te Lucia; con le tue parole hai scaldato il mio cuore in giorni in cui il gelo lo aveva avvolto.....Grazie per la tua amicizia.... La mia carissima Ros mi ha mandato questa "ricetta" che io voglio condividere con voi, non costa nulla e ci farebbe vivere meglio:
 
 

Ingredienti per la ricetta dell'anno nuovo:

un po' di strette di mano -alcuni abbracci - molti baci - 1 bicchiere d'allegria - 3 cucchiai di magia - 1 sacchetto d'amore - mezzo litro di gioia.

Mescolare con abbondanza di sorrisi, legare il tutto con un filo di bontà e qualche goccia di stupore.

Cuocere col calore del cuore.

Servire a grandi porzioni con abbondante buonumore, spolverando con affetto.

 Costo: 0. Calorie: 0.

Tempo di preparazione: 0. Controindicazioni: nessuna.

 

AUGURI!

 

sabato 22 dicembre 2012

SI AVVICINA NATALE

Non ho voglia di pensare al natale ..... dovrebbe portare gioia e serenità ed invece per me è tutto il contrario; mi trasmette tristezza , solitudine. Non riesco a viverlo serenamente, ricordo di aver trascorso ben pochi natali sereni... risalgono a tantissimi anni fa, quando ero ancora bambina e avevo con me i miei genitori, poi.... pranzi in compagnia dei parenti,sorrisi di circostanza e solite frasi banali...   Solitamente si attende il natale per tentare di trascorrerlo in armonia con le persone  cercando di dimenticare almeno per qualche giorno l'ipocrisia generale che regna sovrana nella vita quotidiana, io spero solamente che sia un giorno meno difficile di altri, mi vestirò di un sorriso e di tanta speranza, mi fermerò nella quiete a raccogliere le energie disperse, sperando che queste giornate di festa passino velocemente allenando cuore e corpo alle future battaglie.